LA TERMINOLOGIA DEL MALEDIRE NELLE STIÚPMŒÐRASÖGUR

Autori

  • Fiorella Di Fonte Università degli Studi G. D'Annunzio Chieti-Pescara

Abstract

le stjúpmœðrasögur sono quelle saghe islandesi incentrate sullo scontro tra un eroe e la sua matrigna. All’interno di queste narrazioni sono presenti delle maledizioni, pronunciate dalla donna, che segnano il punto di massima tensione nella lotta tra i due e da cui hanno inizio le avventure che l’eroe dovrà affrontare. In questi enunciati sono presenti dei termini legati al maledire che si prestano ad uno studio di tipo semantico, unitamente ad un’analisi dei referenti culturali che li connotano. In particolare, nel presente contributo si evidenzierà come la scelta della terminologia del maledire cambi a seconda del periodo storico in cui la saga è ambientata: questa è infatti più specificatamente collegata al concetto di seiðr, quando la narrazione si svolge nei ‘tempi antichi’, precedente ai primi insediamenti in Islanda e in un periodo definito ancora pagano. Al contrario, in quelle saghe i cui eventi si collocano successivamente alla conversione cristiana e alla colonizzazione islandese, sono presenti dei termini più generici, non legati specificatamente alla conoscenza della magia, ma che se inseriti in quel contesto, assumono un significato diverso dall’originale e collegato alla sfera semantica e culturale del maledire.

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Pubblicato

2020-08-12

Fascicolo

Sezione

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