‘È ANDATA COME PENSAVO’

Autori

Abstract

Analizzare le saghe norrene attraverso la poetica cognitiva, ci permette di tracciare strutture mentali come schemi cognitivi (frame) che aiutando a pianificare strategie di risoluzione dei problemi grazie all'immaginazione creativa. Diversi frame strutturano uno script, ovvero, scenari complessi di sequenze di azioni prefissate, come i rituali. Quando vengono tradite le aspettative di uno script, si attiva una risposta emotiva che funge da attrattore cognitivo. Prendendo come esempio la Gísla saga Súrssonar, possiamo vedere come lo script rituale all'inizio della saga, in cui i protagonisti falliscono un patto di fratellanza di sangue, venga trasgredito innescando una catena di terribili conseguenze. Questa trasgressione comporta delle risposte cognitive emotive nel lettore, che, notando la trasgressione di un copione rituale, predice l'esito negativo della storia. Il lettore della saga prevede un destino avverso ai protagonisti, dovuto anche alla presunta superconoscenza e super-percezione delle divinità che, chiamate a testimoniare un patto di sangue non rispettato, negano il loro favore ai protagonisti, lasciandoli in balia del proprio destino. La conferma della conclusione vergognosa potrebbe portare a comportamenti prosociali nei lettori, attivando la consapevolezza della responsabilità personale e delle conseguenze delle proprie azioni.

 

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Biografia autore

Angie Padilla, University of Florence

Angie Padilla is graduated with a BA degree in Scandinavian Languages and Literature (Germanic Philology) at the University of Pisa and a MA degree in Communication Theories (Cognitive Science) at the University of Florence. Independent scholar.

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Pubblicato

2022-11-20

Fascicolo

Sezione

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